Cos’é la visualizzazione?

Avete mai sentito parlare di visualizzazione? Ormai é un termine che si usa moltissimo, in diversi campi. Ma cosa vuol dire visualizzare? E, soprattutto, cosa c’entra con la psicologia?

Parto dalla seconda domanda: la visualizzazione é una delle tecniche che puó essere utilizzata durante un percorso psicologico ed é utilissima a moltissimi scopi.

Io, ad esempio, la impiego tantissimo sia in ambito clinico che sportivo. Ma cosa vuol dire davvero visualizzare? La visualizzazione o imagery é un’immaginazione, a volte guidata a volte no, che permette di crearsi delle immagini mentali di situazioni, persone, ambienti, ma anche gesti motori, sensazioni ed emozioni. Mi direte “beh facile, tutti immaginiamo!”; vero, ma la tecnica della visualizzazione é molto piú complessa perché per essere veramente utile dovrebbe basarsi su alcune regole. Vediamole:

  1. Prima di tutto é necessario prepararsi alla visualizzazione. Sia in ambito clinico che in quello sportivo é importante creare delle condizioni favorevoli che predispongono a visualizzare. Se ci troviamo in una seduta di terapia potrebbe essere utile preparare attentamente questa fase, perché la visualizzazione puó essere uno strumento per entrare in contatto con parti di sé, emozioni e sensazioni corporee di difficile gestione. In psicologia dello sport é importante guidare l’atleta ad una condizione di rilassamento psico-fisico cosí da essere maggiormente concentrato sulle immagini che dovrá visualizzare
  2. Una visualizzazione ottimale prevede il coinvolgimento di tutti i sensi: vista, udito, olfatto, gusto e tatto. Piú si é dento l’immagine che ci si crea nella mente e maggiore sará l’efficacia della nostra visualizzazione
  3. E’ importante entrare in contatto anche con gli aspetti emotivi che un’immagine ci suscita (qui bisogna fare molta attenzione, per questo per alcuni tipi di imagery é bene sempre affidarsi ad un professionista che possa guidare e successivamente contenere eventuali effetti della visualizzazione)
  4. Nello sport é utile che la durata della visualizzazione sia pari a quella della sequenza immaginata. Se, ad esempio, un atleta visualizza un gesto tecnico della durata di 2 minuti la visualizzazione sará tanto piú efficace quanto piú questa si avvicinerá al tempo reale di esecuzione
  5. Meglio visualizzare in prima persona (a parte qualche eccezione che in altri articoli vedremo). Cosa vuole dire? Che quando immagino é preferibile che il protagonista della mia visualizzazione sia io in prima persona (come se avessi una telecamera sulla testa e tutto quello che vedo nella mia mente é come se lo vedessi con i miei occhi) invece che vedermi da fuori come se fossi attore della scena.
  6. Allenarsi costantemente a visualizzare. Questo vale soprattutto nello sport, ma anche in alcune tecniche di visualizzazione utilizzate per indurre stati di rilassamento ad esempio, la regola del “piú lo fai é meglio é” vale sempre. Come in tutto, la costanza porta di sicuro a risultati migliori.

Abbiamo visto cosa vuol dire visualizzare e quali sono le regole base per farlo bene.

Nei prossimi articoli vedremo i diversi tipi di visualizzazione e perché funziona cosí bene questa tecnica.